Eritrea, accuse al Sudan e Al Qatar: Addestrano gli islamisti
La risposta di Khartoum: Falso, e Asmara sta con l'Egitto
Roma, 29 mar. - Il governo dell'Eritrea ha puntato il dito contro Sudan e Qatar, entrambi accusati da Asmara di stare addestrando e armando un gruppo ribelle guidato dal chierico islamista Mohammed Jumma.
L'accusa, pesante e prontamente respinta dai due Paesi, e' stata mossa dal ministero degli Esteri di Asmara, secondo cui Khartoum e Doha avrebbero allestito nei primi di febbraio in Sudan un campo d'addestramento per i miliziani di Jumma, permettendo cosi' al gruppo di riorganizzare le proprie attivita' in Eritrea in chiave anti-governativa.
L'Eritrea non di rado accusa i Paesi vicini di attivita' segrete volte a destabilizzare il proprio governo. Di recente ha accusato ancora il Sudan di intrattenere rapporti di questo tipo con l'Etiopia, il suo rivale storico. Khartoum ha invece ribadito la propria volonta' nel mediare un accordo tra i due Paesi. A sua volta, poi, si e' lamentato con Asmara di presunti contatti con l'Egitto finalizzati a indebolire il proprio esecutivo.
Le lotte intestine - fomentate dal jihadismo armato - e le crisi economiche acuite dagli effetti dei cambiamenti climatici rendono questa regione una delle piu' fragili al mondo: secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), l'insicurezza alimentare a fine 2017 e' aumentata del 36%, arrivando a coinvolgere 14,6 milioni di persone. Altre 5,5 milioni sono state costrette a lasciare le proprie case, 4,1 dei quali restano profughi interni, mentre 1,4 cercano asilo nei Paesi limitrofi. Questa situazione, secondo l'Onu, condannerebbe questa regione a rappresentare uno dei principali punti di partenza per i migranti diretti in Europa e nei Paesi del Golfo Persico.
(Red/ Dire)
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