Roma, 15 mar. - "In tutto il Mediterraneo i tassi di occupazione giovanili e femminili sono molto bassi, e sono molto alti invece i tassi di disoccupazione, eppure le ragioni di quest'apparente omogeneita' nei Paesi del Mediterraneo e' da riportare a radici diverse": cosi' all'agenzia DIRE Salvatore Capasso, direttore dell'Istituto di Studi sulle Societa' del Mediterraneo del Cnr (Cnr-Issm), in occasione della presentazione del Rapporto sulle economie del Mediterraneo.
"Mentre nei Paesi della riva nord - Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, gli alti tassi di disoccupazione sono dovuti a frizioni nel mercato del lavoro, a bassa crescita e a stagnazione in alcuni casi come nel nostro Paese, nei Paesi della riva sud che in questi anni invece sono cresciuti sono addebitabili alle forze demografiche".
Secondo Capasso, "la transizione demografica in questi Paesi seppure e' avvenuta e' ancora forte e quindi arrivano grosse masse di giovani nei mercati del lavoro che non riescono a essere assorbite da queste economie che sono ancora fragili e in fase di crescita".
Giunto alla sua tredicesima edizione, il Rapporto e' un prodotto dell'Istituto di studi sulle societa' del Mediterraneo. Capasso sottolinea pero' che "e' stato pensato e lavorato negli ultimi anni da Eugenia Ferragina, che il caso ha voluto si spegnesse proprio in occasione della presentazione del suo lavoro". "Quest'anno - conclude l'esperto - il focus dello studio e' sul mercato del lavoro, in particolare il rapporto si occupa delle fasce fragili della societa' cioe' i giovani e le donne".
(Red/ Dire)