Roma, 28 feb. - Oltre sette milioni di persone in Sud Sudan - circa due terzi della popolazione - rischiano di essere colpiti da livelli critici di insicurezza alimentare nei prossimi mesi, senza una assistenza umanitaria duratura e se non verra' garantito loro accesso agli aiuti. Questo il messaggio lanciato oggi da tre agenzie dell'Onu, vale a dire Fao, Wfp e Unicef, con un rapporto che viene pubblicato ad un anno dalla dichiarazione dello stato di carestia in alcune regioni del paese, nel febbraio del 2017.
Se queste condizioni dovessero verificarsi, si raggiungerebbe il numero piu' alto di sempre di persone colpite da insicurezza alimentare nel paese. Il periodo di maggiore rischio e' la stagione di magra, tra maggio e luglio. 155 mila persone, tra i quali 29 mila bambini, sono particolarmente a rischio di scivolare nei livelli di fame piu' estremi. A gennaio, 5,3 milioni di persone - circa meta' della popolazione - avevano difficolta' a procurarsi il cibo quotidiano, rientrando nei livelli di "crisi" o "emergenza" di insicurezza alimentare, secondo la Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) avverte il rapporto rilasciato oggi. Questo rappresenta un aumento del 40% del numero di persone colpite da livelli severi di insicurezza alimentare rispetto a gennaio 2017.
Una maggiore capacita' di accesso agli aiuti e operazioni di assistenza imponenti hanno permesso di contenere ed evitare la carestia l'anno scorso.
(Red/ Dire)