I compagni di Sene' accusano: la polizia ha aperto il fuoco
Roma, 17 mag. - Le universita' senegalesi sono in agitazione dopo la morte di Mouhamadou Fallou Se'ne, 25 anni, studente di letteratura francese all'universita' Gaston Berger di Saint Louis, nel nord-ovest del Paese.
Il giovane e' deceduto ieri, in seguito alle ferite riportate dopo quelli che il rettorato del suo ateneo ha definito "scontri tra le forze dell'ordine e gli studenti".
Secondo i suoi compagni, Se'ne sarebbe stato ucciso da un'arma da fuoco; e il presidente Macky Sall, esprimendo le sue condoglianze, ha fatto sapere di aver ordinato al governo di fare luce sull'accaduto.
La polizia era stata mobilitata ieri quando gli organizzatori delle proteste, gia' in corso a causa del ritardo nel pagamento delle borse universitarie, avevano promosso due giornate "senza ticket" nelle mense studentesche.
Secondo l'edizione online del settimanale 'Jeune Afrique', dopo la morte di Se'ne manifestazioni in solidarieta' con Saint-Louis si sono svolte in almeno quattro dei cinque atenei pubblici del Senegal, tra cui Ziguinchor (sud) e Bambey (centro). Nella capitale Dakar sono stati segnalati blocchi stradali, barricate e lanci di pietre. A Saint Louis gli studenti hanno invece danneggiato alcuni locali della Gaston Berger. Secondo il governo, negli scontri di ieri ci sarebbero "una ventina di feriti, tra cui 18 gendarmi". Gli studenti di Saint-Louis ne denunciano pero' altrettanti solo tra i loro compagni.
La Ligue Se'ne'galaise des Droits de l'Homme, la Rencontre Africaine pour la De'fense des Droits de l'Homme (Raddho) e Amnesty International Senegal hanno condannato "l'uso eccessivo della forza da parte degli apparati di sicurezza".
Nel 2014, ricorda 'Jeune Afrique', uno studente di 21 anni aveva perso la vita dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa, mentre cercava di fuggire dalla polizia nel campus Cheikh-Anta-Diop di Dakar.
(Red/ Dire)