Nyambura: In Gibuti coordinamento tra i paesi che hanno basi militari
Roma, 10 mag. - "L'Ue ha fatto molto bene in termini di supporto per stabilizzare la regione del Corno d'Africa, e siamo rimasti un po' sconvolti quando abbiamo saputo che avrebbe ridotto il suo sostegno ad Amisom (la missione dell'Unione Africana per la stabilizzazione in Somalia, ndr), perche' significava indebolire le iniziative somale prese proprio con il sostegno europeo". Cosi' all'agenzia 'Dire' Simon K. Nyambura, direttore del Centro per la prevenzione e il contrasto all'estremismo violento presso l'Autorita' intergovernativa per lo sviluppo (Igad).
"Prego l'Unione Europea di continuare a sostenere l'Amisom e le iniziative regionali per la pace e la sicurezza" dichiara Nyambura, il cui ufficio si trova a Gibuti, dove hanno sede anche le basi militari francese, statunitense e cinese. Sulla militarizzazione del territorio gibutino, Nyambura dice: "Se i Paesi che hanno basi militari riescono a coordinarsi bene, la loro presenza potrebbe essere un'opportunita' in termini di sostegno alla sicurezza, sia della regione sia di Gibuti come Paese". Secondo il direttore, "bisogna rivedere lo stesso concetto di base militare per fare in modo che le diverse forze si possano coordinare bene, senza creare nessuna minaccia nella regione o nel sistema internazionale".
(Red/ Dire)