Roma, 3 mag. - Dopo mesi di siccita', violente piogge si stanno abbattendo su tutta l'Africa orientale, causando anche violente inondazioni che per la Fao, l'Organizzazione per l'agricoltura e l'alimentazione, non si vedevano da almeno 50 anni. I Paesi piu' colpiti al momento risultano la Somalia e il Kenya.
In Kenya, nelle ultime quattro settimane alluvioni, frane e smottamenti hanno causato la morte di almeno un centinaio di persone e costretto altre 200mila ad abbandonare le proprie case. Secondo la Croce Rossa locale, la situazione potrebbe favorire lo scoppio di un'epidemia di colera e di altre malattie tipiche dove l'acqua potabile e i servizi igienico-sanitari vengono meno.
Ancora piu' grave e' la situazione in Somalia, dove le Nazioni Unite hanno stimato in mezzo milione il numero di sfollati.
Etiopia e Gibuti hanno inviato truppe per supportare le istituzioni nella gestione dell'emergenza, a cui contribuiscono anche i peacekeeper di Amisom, la missione dell'Unione africana nel Paese. I militari sono intervenuti per portare fuori dalla citta' di Beledweyne invasa dall'acqua, nel centro della Somalia, non meno di 10mila persone.
Anche qui, come in Kenya, la priorita' per gli operatori umanitari sono la predisposizione di strutture igienico-sanitarie, oltre al cibo e ai ripari per i profughi.
(Red/ Dire)