Roma, 26 lug. - Nel 2007, gli organizzatori della prima edizione della fiera del libro di Hargeysa, la citta' principale del Somaliland, riuscirono a proporre a circa 200 visitatori solo qualche decina di titoli presi in prestito da amici.
Undici anni dopo, la manifestazione e' diventata un evento internazionale, e all'edizione di quest'anno, in corso da domenica scorsa fino a giovedi' prossimo, stanno partecipando migliaia di persone, 10mila secondo alcuni media.
Quest'anno la mostra e' dedicata al Ruanda, ma intervengono autori, professori e giornalisti provenienti anche da altri Paesi africani e arabi.
Il fondatore dell'iniziativa e' il matematico Jama Musse, gia' ricercatore all'Universita' di Pisa, "innamorato perso della letteratura" secondo quanto scrive sul suo profilo Twitter.
Era convinto che i suoi connazionali non leggessero per via della forte tradizione orale del Somaliland (la lingua somala e' stata codificata solo nel 1972) ma al ritorno dall'Italia si e' reso conto che cio' che mancava "era la materia prima". "Non c'erano libri in circolazione" ha dichiarato Jama in un'intervista rilanciata dalla radio keniana 'Capital Fm', aggiungendo: "Oggi le cose sono cambiate completamente".
Il Somaliland e' uno Stato autoproclamato del Corno d'Africa che ha dichiarato la propria indipendenza dalla Somalia nel 1991. Il suo governo e le sue istituzioni non sono riconosciute dalla comunita' internazionale. Secondo dati citati l'anno scorso dalla stampa internazionale, il tasso di alfabetizzazione nell'area si attesta intorno al 44%, al 20% per le donne.
(Red/ Dire)