Pesca, Vella (Ue): Confronto con la Cina, sostegno all'Africa
Commissario ambiente a Roma per giornata contro attivita' di frodo
Roma, 7 giu. - "Siamo consapevoli che la pesca illegale costituisce un enorme problema per i Paesi dell'Africa occidentale, dove il pescato di frodo rappresenta tra il 15 e il 20% della quota totale, ma in alcuni Paesi raggiunge anche il 40-50%". Cosi' all'agenzia 'Dire' Karmenu Vella, commissario Ue per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, raggiunto a margine della conferenza a Roma in occasione della prima edizione della Giornata internazionale contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (Iuu) indetta dall'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao).
L'Unione Europea, dice il commissario, conferma che con quei Paesi "e' stato implementato un buon numero di Accordi di partenariato per la pesca sostenibile (Sustainable Fisheries Partnership Agreement - Sfpa), volti anche a regolamentare l'accesso dei pescherecci europei. Inoltre, a questi Paesi forniamo sostegno affinche' abbiano la forza finanziaria necessaria per contrastare le attivita' di pesca illegale e non regolamentata. Non dimentichiamo che si tratta di una minaccia globale - non riguarda solo l'Ue o l'Africa - percio' abbiamo bisogno di risposte e azioni globali".
I pescatori illegali che operano al largo dei Paesi africani, come denunciano le ong e gli stessi governi, provengono per la maggior parte da Stati extra-africani ed extra-europei come la Cina. "Con la Cina e' in campo un'ottima collaborazione" assicura Vella. "Proprio nel 2017 ad esempio si e' tenuta la conferenza 'Eu-China Blue year'", una due giorni di dialoghi e scambi sul futuro dell'Economia blu. Vella prosegue: "Il dialogo reciproco per promuovere la cooperazione e la governance sugli oceani non e' concluso. A mio avviso la Cina sta facendo molti progressi.
Non abbiamo risolto ancora il 100% dei problemi, ma va riconosciuta a Pechino la capacita' di ascolto e confronto, e gia' questo e' un passo in avanti".
(Red/ Dire)
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