Liberia, Pewee (ong): Weah presidente, e' festa negli slum
L'attivista per il diritto allo studio: Con lui i ragazzi sognano
Roma, 25 gen. - "La festa nel quartiere dello stadio era cominciata gia' da giorni perche' per i ragazzi degli slum di Monrovia George Weah e' un simbolo": Beyan Flomo Pewee, direttore dell'ong Youth Coalition for Education Liberia (Yocel), parla con la DIRE mentre l'ex Pallone d'oro giura da presidente.
Secondo l'attivista, alla guida di un'organizzazione in prima fila per il diritto allo studio, "Weah ha vinto le elezioni di dicembre perche' capace di incarnare il sogno di riscatto di milioni di giovani che non hanno avuto la possibilita' di andare a scuola ne' di sviluppare il proprio talento".
Il nuovo presidente e' nato l'1 ottobre 1966 in una baraccopoli in riva all'Atlantico. Velocita', potenza e classe gli hanno permesso di bruciare tappe e difese, fino al contratto con il Monaco, nella Ligue 1 francese, trampolino di lancio per il Milan, il Chelsea e il Pallone d'oro: un riconoscimento che finora non e' stato mai ottenuto da nessun altro africano.
Secondo Pewee, Weah ha conquistato cuori e voti promettendo "un governo del popolo per il popolo" nonostante i dubbi suscitati dall'inedita alleanza con la nuova vice Jewel Howard-Taylor, ex moglie di Charles Taylor, il presidente della guerra civile condannato a 50 anni di carcere per i crimini commessi nella vicina Sierra Leone. "I liberiani al 'bacio di Taylor' ormai non pensano piu', perche' vogliono solo ripartire e la moglie dell'ex capo di Stato ha dato prova di capacita' di mediazione" sottolinea il direttore di Yocel. Convinto che proprio l'impegno per la riconciliazione sia, insieme con quello di attrarre investimenti stranieri, uno dei punti di forza del nuovo presidente.
"Speriamo davvero che la Liberia possa sviluppare appieno il suo potenziale" sottolinea Pewee. Consapevole che la sfida sara' difficile, forse ancor piu' di quella cavalcata di 90 metri che l'8 settembre 1996 nello stadio di San Siro si concluse con un gol tra i piu' belli di sempre. Lo confermano i dati dell'Onu: dopo una guerra civile durata 14 anni, a vivere sotto la soglia di poverta' e' ancora oggi il 63 per cento dei liberiani.
(Red/Dire)
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