Commissione: Da 2014 loro export verso Unione cresciuto di 1/4
Roma, 25 gen. - La riduzione dei dati dell'Unione Europea, nota come Sistema di preferenze tariffarie generalizzate (Spg), sta avendo "un impatto positivo" sulle economie dei Paesi in via di sviluppo: a evidenziarlo una relazione pubblicata dalla Commissione europea e dal Servizio europeo per l'azione esterna.
Il commercio, si legge in una nota, funge da motore per la crescita e contribuisce alla promozione dei diritti umani e del lavoro, del buon governo e dei principi dello sviluppo sostenibile.
Dall'entrata in vigore della nuova iniziativa Ue nota come Spg, nel 2014, le esportazioni nell'Ue dei Paesi che beneficiano di tali riduzioni tariffarie sono aumentate di quasi un quarto, raggiungendo un importo annuo di 63 miliardi di euro. I Paesi meno sviluppati hanno tratto i maggiori benefici: le loro esportazioni nell'Ue sono aumentate del 40% circa e nel 2016 hanno raggiunto 23,5 miliardi di euro.
Oltre ai vantaggi economici del sistema, si legge ancora nel comunicato, la relazione odierna evidenzia i progressi compiuti in vari ambiti, per esempio l'emancipazione femminile, il lavoro minorile e forzato, la tortura, il traffico illegale di sostanze stupefacenti e i cambiamenti climatici. Il monitoraggio da parte dell'Ue registra molti cambiamenti positivi dovuti all'impegno collaborativo dell'Unione in relazione al sistema. Gli esempi sono vari e tra questi si possono citare la nuova legislazione del Pakistan contro i delitti d'onore e la violenza sessuale oppure l'inserimento del Paraguay nell'elenco dei paesi che maggiormente s'impegnano per la protezione delle specie a rischio di estinzione nel quadro della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione. La relazione segnala tuttavia anche settori in cui, per soddisfare le condizioni del sistema, devono essere realizzati ulteriori miglioramenti, ad esempio per quanto riguarda l'attuazione e il rispetto della legislazione pertinente da parte dei Paesi beneficiari.
Un documento separato che accompagna la relazione odierna offre una panoramica dettagliata dei progressi compiuti e delle restanti carenze, in particolare nei paesi che partecipano al regime speciale di incentivazione per lo sviluppo sostenibile e il buon governo, noto come SPG+.
La relazione segnala inoltre un maggiore coinvolgimento della societa' civile nel monitoraggio del sistema: 16 dialoghi con la societa' civile hanno avuto luogo nel 2016 e 2017; quello dedicato alla preparazione della presente relazione ha coinvolto 20 organizzazioni non governative.
L'Alta rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ha affermato: "Quando sono garantite la democrazia e le liberta' fondamentali, le nostre economie sono forti, le nostre societa' sono resilienti, la nostra sicurezza e' sostenibile e il nostro sviluppo si fonda su basi piu' solide. Il sistema di preferenze generalizzate integra l'impegno politico dell'Unione europea con i suoi partner. Abbiamo quindi contribuito al rafforzamento della societa' civile e delle voci indipendenti come pure a una migliore protezione dei diritti umani attraverso la legislazione nazionale nei paesi partner. Continueremo a collaborare con i nostri partner investendo nei diritti umani, nelle attivita' della societa' civile, nelle societa' aperte, per garantire una sicurezza sostenibile per tutti".
La commissaria responsabile per il Commercio, Cecilia Malmström,ha dichiarato: "Le nostre politiche offrono un generoso accesso al mercato dell'Ue associato a un forte impegno con le autorita' nazionali. Stiamo assistendo a cambiamenti positivi in molte parti del mondo, si stanno rafforzando i valori fondamentali della politica commerciale dell'Ue, ad esempio i diritti umani e lo sviluppo sostenibile. Con il rafforzamento delle istituzioni e delle legislazioni nazionali nasce la possibilita' di stipulare convenzioni internazionali di importanza fondamentale. In alcuni paesi vi sono ancora settori che destano serie preoccupazioni per quanto riguarda i diritti umani e la sostenibilita'. In questo contesto i nostri regimi commerciali producono un effetto leva che ci consente di esercitare pressioni e indurre il cambiamento, e dobbiamo potenziare i nostri sforzi comuni".
(Red/Dire)