Bangladesh, l'Ifad: Donne nei cantieri per abbattere le barriere
Agenzia Onu: 2 milioni di ore di lavoro l'anno, obiettivo diritti
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 18 gen. - Nel Bangladesh sud-orientale migliaia di donne stanno rivoluzionando gli schemi sociali, entrando nel mondo del lavoro e lasciandosi alle spalle una vita di stenti. E si tratta spesso, riferisce il Fondo internazionale Onu per l'alimentazione e l'agricoltura (Ifad), di costruire case, strade e altre infrastrutture di pubblica utilita'.
In Bangladesh quello dell'operaio e' tradizionalmente considerato un mestiere per soli uomini, ma ora grazie ai gruppi delle Labour Contracting Societies sostenuti dall'Ifad nell'ambito del progetto 'Breaking down barriers' ('Abbatti i muri')ßle donne sono chiamate a dare il loro contributo in qualita' di operaie.ßCome riferisce l'agenzia Onu in una nota, grazie a questo modello d'intervento l'Ifad riesce a garantire oltre 2 milioni di ore di lavoro in tutto il Bangladesh all'anno.
Le neo-operaie prima di andare in cantiere ricevono prima una formazione adeguata. Si tratta di un'opportunita' preziosa, soprattutto nelle aree rurali, dove le donne nella maggior parte dei casi sono confinate in casa e rappresentano per questo la componente piu' povera e marginalizzata della societa'.
"All'inizio ci sembrava impossibile, ma ora possiamo svolgere qualsiasi tipo di lavoro" ha spiegato Nargis Begum, una delle donne coinvolte nel programma. "Prima non lasciavamo mai le nostre cose, non sapevamo neanche che cosa ci fosse intorno a noi. Ora invece guadagno abbastanza anche per mandare i miei figli a scuola".
"Fornire opportunita' a queste donne nel settore edile consente di garantire un reddito anche alle famiglie piu' povere. E' anche un modo per emanciparle, permettendo loro di acquisire un ruolo maggiore all'interno della famiglia, oltre a consentirgli di compiere un primo passo per uscire dalla poverta'", ha spiegato il responsabile tecnico di Ifad, Edward Mallorie.
(Red/ Dire)
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