Avvocato tribunale europeo: Rispettare diritto autodeterminazione
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 11 gen. - "L'accordo di pesca concluso tra l'Ue e il Marocco e' invalido per il fatto di essere applicabile al Sahara occidentale e alle acque a esso adiacenti". E' il cuore delle conclusioni dell'avvocato generale della Corte di giustizia europea, Melchior Wathelet, diffuse oggi dal tribunale con sede a Lussemburgo in una nota.
"Concludendo tale accordo, l'Unione ha violato il suo obbligo di rispettare il diritto all'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale nonche' di non riconoscere una situazione illecita derivante dalla violazione di tale diritto" si legge nel documento.
L'avvocato generale sottolinea inoltre che le catture effettuate nelle acque del Sahara occidentale "rappresentano circa il 91,5% delle catture totali effettuate nell'ambito dello sfruttamento alieutico istituito dall'accordo di pesca".
Tuttavia, osserva Wathelet, "l'accordo di pesca non contiene le garanzie giuridiche necessarie affinche' lo sfruttamento rechi beneficio al popolo del Sahara Occidentale".
L'intesa sulla pesca e' stata siglata nel 2006, dopo quella di associazione tra Ue e Marocco del 1996 e prima di quella del 2012 sui prodotti agricoli e la pesca. Nel 2016, la Corte di Giustizia ha dichiarato che le convenzioni del 1996 e del 2012 non erano applicabili nel Sahara Occidentale, ma la sua sentenza non riguardava l'accordo del 2006.
Le conclusioni di oggi arrivano dopo che che l'organizzazione di volontariato Western Sahara Campaign aveva denunciato le autorita' britanniche che applicavano l'accordo di pesca presso l'Alta corte di Giustizia di Inghilterra e Galles, che a sua volta si era rivolta all'avvocato generale. Quest'ultimo ha il compito di proporre una soluzione giuridica alla causa per cui e' stato designato, e le sue dichiarazioni non vincolano la Corte di Giustizia. I giudici della Corte cominciano adesso a deliberare su questa causa. Spettera' poi al giudice nazionale risolvere la controversia conformemente alla decisione della Corte.
(Red/ Dire)