Roma, 15 feb. - Si e' tenuta ad Istanbul la Seconda conferenza di revisione ministeriale Turchia-Africa, con l'obiettivo dichiarato di rafforzare la cooperazione tra le due aree.
L'incontro e' iniziato stamane alla presenza di autorita' turche e rappresentanti di numerosi Paesi africani, tra cui, si legge sul sito dell'Unione Africana, quelli di Rwanda, Guinea, Egitto, Nigeria, Senegal, Libia, Sudafrica, Uganda, Madagascar, Etiopia, Togo, Gabon e Ciad, di rappresentanti della commissione dell'Unione Africana e di osservatori di Gibuti, Costa d'Avorio, Sudan, Somalia e Tanzania.
Secondo dati ufficiali diffusi dalla stampa turca, nel 2015 l'assistenza allo sviluppo dell'Africa subsahariana da parte della Turchia era di 395,77 milioni di dollari, circa 323 milioni di euro.
Dal 2003, il volume degli scambi commerciali bilaterali con l'Africa e' triplicato e ha raggiunto 18,8 miliardi di dollari nel 2017, equivalenti a oltre 15 miliardi di euro.
La conferenza si svolge nel decennale del primo summit che, a Istanbul nel 2008, formalizzo' i rapporti tra Turchia e Africa. Il secondo vertice analogo si e' tenuto in Guinea Equatoriale nel 2014, mentre il terzo e' atteso l'anno prossimo in Turchia.
Secondo i media turchi, Ankara vuole aprire ambasciate in tutti i 54 Paesi del continente: al momento sono 41.
"La Turchia ha un'importanza crescente nello sviluppo del continente africano" ha detto stamane il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu intervenendo al convegno. Quest'ultimo ha anche messo in guardia i rappresentanti africani contro il movimento di Fetullah Gulen, accusato del tentato colpo di Stato del 2016. L'organizzazione, che il governo turco considera terroristica, "non ha mai rappresentato la Turchia" ha detto Cavusoglu.
(Red/ Dire)