Roma, 15 feb. - Circa 200mila da dicembre sono state costrette a lasciare le proprie case nella regione nord orientale di Ituri, in Repubblica democratica del Congo, a causa delle violenze tra le comunita' di allevatori Hema e contadini Lendu.
Fonti di stampa locale e responsabili di organizzazioni umanitarie riferiscono che gli scontri non risparmiano i civili, che a volte sono direttamente presi di mira dalle due fazioni, le quali non si fanno scrupolo di distruggere abitazioni e campi.
A Bunia, la principale citta' della regione, giungerebbero da ormai quasi tre mesi circa 800 sfollati al giorno.
All'origine delle violenze, rivalita' e contese tra i pastori Hema e gli agricoltori Lendu, che si contendono la gestione delle risorse.
Anche la rappresentanza Onu a Kampala, nella vicina Uganda, ha confermato che dalla settimana scorsa almeno 22mila migranti hanno superato il confine per sfuggire alle lotte intestine che destabilizzano la regione, portando cosi' a 34mila il numero dei congolesi presenti nei campi ugandesi.
Questi esuli sono costretti a superare il Lago Albert, usando canoe e piccole imbarcazioni. La traversata richiede non meno di dieci ora e spesso le imbarcazioni trasportano molti piu' passeggeri di quanti potrebbero. Nei giorni scorsi almeno quattro persone sono annegate, stando ai funzionari dell'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) in Uganda.
(Red/ Dire)