Alto rappresentante su iniziative cooperazione per sicurezza
Roma, 15 feb. - "Investire in totale un miliardo e mezzo all'anno dopo il 2021" per la difesa. È l'obiettivo per l'Europa indicato oggi alla Camera dei deputati dall'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Federica Mogherini, intervenuta alla presentazione del Rapporto 2018 di Italiadecide 'Civile e militare - Tecnologie duali per l'innovazione e la competitivita''.
"L'Europa unita non puo' essere solo quella della difesa, l'integrazione deve partire anche da altri settori fondamentali" ha sottolineato Mogherini, ma "il lavoro fatto sulla difesa dimostra che il cambiamento e' possibile". Mogherini ha fornito alcuni dati sugli strumenti principali messi in campo dalla Ue negli ultimi anni in materia di difesa.
"Il primo, il fondo europeo per la difesa creato dalla Commissione europea" ha sottolineato l'Alto rappresentante: "Per la prima volta nella storia stiamo impiegando risorse del bilancio dell'Unione Europea per incentivare i governi degli Stati nazionali a investire in progetti cooperativi europei per sostenere la nostra industria della difesa: siamo partiti con una fase preparatoria che fino alla fine del 2019 prevede 90 milioni di euro per la ricerca, che diventeranno 500 milioni di euro dal 2020 in poi. A questo si aggiungeranno 500 milioni per lo sviluppo di capacita' nel settore della difesa per i prossimi due anni, e un miliardo dopo il 2020, con l'obiettivo di investire in totale un miliardo e mezzo all'anno dopo il 2021: sono investimenti che guarderanno sia al settore industriale che a quello della ricerca, con un'attenzione particolare alle piccole e medie imprese".
Secondo Mogherini, "il secondo strumento e' una revisione annuale coordinata sui bilanci nazionali per la difesa su base volontaria, una sorta di semestre europeo della difesa con l'obiettivo di sincronizzare i bilanci per la difesa, pianificare insieme investimenti futuri ed evitare duplicazioni, un lavoro che servira' anche alla Nato".
"Il terzo strumento - ha continuato Mogherini - e' la cooperazione strutturata permanente tra stati membri per la difea (Pesco), siglata gia' dal patto di Lisbona dieci anni fa: 25 Paesi oggi si sono impegnati a contribuire alle nostre missioni militari europee, a un maggiore scambio di informazioni, a una serie di progetti comuni per spendere meglio e insieme".
L'Alto rappresentante ha ricordato anche l'accordo, siglato un mese fa, "tra l'agenzia spaziale dell'Unione Europea e il centro della Ue per i satelliti, che opera sotto la mia responsabilita': le immagini satellitari sono diventate uno strumento fondamentale anche per la nostra politica estera e di difesa, le usiamo per tracciare le rotte dei trafficanti nel deserto, per combattere la pirateria e per monitorare i danni al patrimonio culturale, ad esempio in Iraq".
(Red/ Dire)