In Malesia commissione presenta dati su 10mila citta' nel mondo
Roma, 15 feb. - Al Forum urbano mondiale in Malaysia la Commissione fa oggi il punto su quanto e' stato conseguito rispetto ai tre impegni assunti dall'Ue e dai suoi partner 15 mesi fa.
Da quando i tre impegni, finalizzati a sfruttare il potenziale dell'urbanizzazione dirompente, sono stati presentati alla conferenza delle Nazioni Unite Habitat III dell'ottobre 2016, sono stati compiuti progressi significativi nella loro realizzazione. La cooperazione tra citta' si sta diffondendo in diversi continenti e sono stati compiuti passi importanti verso una definizione unica di "citta'" a livello mondiale; l'Ue sta svolgendo un ruolo di apripista in tema di sviluppo urbano sostenibile con l'attuazione della propria Agenda urbana per l'Ue.
Al Forum urbano mondiale in Malesia, la Commissaria europea per la politica regionale Corina Cretu ha dichiarato: "Analogamente a quanto gia' fa contro il cambiamento climatico, l'Ue e' pronta a porsi all'avanguardia per rendere pulite, sicure e prospere le citta' di tutto il mondo. L'Europa e i suoi partner stanno operando alacremente per la realizzazione di questi tre impegni concreti che contribuiscono a dare forma alle citta' di domani".
I tre impegni concorrono all'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell'accordo di Parigi e rientrano nella nuova agenda urbana presentata anch'essa 15 mesi fa. Ognuno di tali impegni ha la propria portata e specifiche mete da raggiungere. Di seguito sono descritti i progressi conseguiti dalla fine del 2016.
Nell'ambito dell'agenda urbana per l'Ue sono gia' stati stilati tre piani d'azione sui 12 previsti, che riguardano la poverta' urbana, l'integrazione dei migranti e la qualita' dell'aria e comprendono raccomandazioni politiche, buone pratiche e progetti da replicare nell'Ue e nel mondo. Si prevede che tutti i piani d'azione saranno completati entro la fine del 2018.
Al di la' dei piani d'azione tematici, la metodologia dell'agenda urbana dell'Ue puo' ispirare riforme del modo in cui le citta' sono governate e pone le citta', le imprese, le ong e i rappresentanti degli Stati membri e delle istituzioni dell'Ue su un piano di uguaglianza mirato a un approccio integrato ed equilibrato allo sviluppo urbano sostenibile.
Per facilitare il monitoraggio e l'analisi comparativa, e in ultima analisi per decidere le strategie, e' importante che in tutto il mondo sia usata una definizione uniforme di "citta'". L'Ue lavora da tempo all'elaborazione di una definizione, che sara' presentata alle Nazioni Unite nel marzo 2019, in partenariato con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e la Banca mondiale.
Per ora la Commissione ha raccolto stime del livello di urbanizzazione di ogni paese del mondo e ha reso tali dati liberamente accessibili per agevolare il confronto con le definizioni nazionali. In occasione del Forum urbano mondiale la Commissione, mediante il suo Centro comune di ricerca, pubblica la banca dati mondiale dei centri urbani, che contiene dati relativi a tutti i 10mila centri urbani sparsi nel mondo. Si tratta della raccolta di dati sulle citta' piu' ampia e inclusiva mai pubblicata.
È in corso un'indagine in 20 Paesi per raccogliere pareri sulla definizione su scala mondiale. In 12 Paesi si stanno attuando progetti pilota per mettere a confronto la definizione mondiale con quelle nazionali e valutare le differenze. Nel corso del 2018 la Commissione e i suoi partner lavoreranno ad uno strumento gratuito online inteso ad aiutare i paesi a testare la definizione nei rispettivi territori.
Il programma di cooperazione internazionale urbana (Iuc) dell'Ue e' stato varato nel 2016 per sostenere la realizzazione di questo impegno e per sviluppare in tutto il mondo la cooperazione tra citta'.
Attualmente il programma, con 35 abbinamenti, annovera 70 citta' partecipanti (35 nell'Ue e 35 in Paesi terzi). Ne sono esempi Francoforte (Germania) e Yokohama (Giappone), Bologna (Italia) e Austin (Usa), Almada (Portogallo) e Belo Horizonte (Brasile). Tutti i partenariati lavorano a piani d'azione locali riguardanti priorita' urbane comuni, quali l'accesso alle risorse idriche, i trasporti o la salute, e condividono le conoscenze e le migliori pratiche per raggiungere gli obiettivi comuni.
In occasione del Forum urbano mondiale e' stato lanciato un nuovo appello a costituire almeno altri 25 abbinamenti: le citta' possono candidarsi online fino al 9 marzo.
(Red/ Dire)