Egitto, presidenziali: c'e' un candidato, ma e' un amico di Al-Sisi
Mousa si e' presentato 15 minuti prima che scadesse il termine
Roma, 1 feb. - Colpo di scena in Egitto, dove Mousa Mostafa Mousa ha presentato la sua candidatura alle presidenziali 15 minuti prima che scadesse il termine previsto dall'Alta commissione elettorale. Proprio ieri l'organismo elettorale confermava di non averne ricevuta nessuna, lasciando il presidente uscente, Abdel Fattah Al-Sisi, da solo nella corsa per la sua rielezione.
Mousa ha spiegato alla stampa di essere riuscito solo all'ultimo minuto a presentare la documentazione richiesta, ivi compresa la quantita' di firme necessaria per legge.
Laureato in architettura in Francia, Mousa e' il leader di Al-Ghad, "domani", un partito di centro, liberale e laico, fondato nel 2004. Sebbene faccia parte del Fronte egiziano, la coalizione di partiti che contestano l'esito delle elezioni del 2014, Mousa e' un alleato di Al-Sisi e sui social nei giorni scorsi non ha lesinato i messaggi in sostegno alla sua rielezione. Ad oggi, secondo il quotidiano britannico 'Guardian', oltre 500 deputati hanno fatto altrettanto. Il leader di Al-Ghad inoltre ha contribuito a raccogliere le firme necessarie al presidente uscente per candidarsi.
Tuttavia, Mousa al quotidiano egiziano 'Al-Masry Al-Youm', che gli ha chiesto se non ci siano accordi sottobanco tra il suo partito e quello di governo, ha risposto categorico: "Non ci sono marionette in queste elezioni".
Ieri, dopo l'annuncio della Commissione elettorale, le opposizioni hanno fatto appello alla cittadinanza affinche' l'appuntamento del 26 marzo sia boicottato: uno ad uno infatti i rivali di Al-Sisi si sono ritirati, e per le ragioni piu' diverse. Alcuni sono stati arrestati, e uno ha persino subito un processo culminato con una condanna a sei anni di prigione.
Secondo alcuni media internazionali, la riconferma di Al-Sisi sarebbe pertanto "scontata".
(Red/ Dire)
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