Al Senato i rappresentanti curdi: l'Ue prema e fermi la Turchia
Roma, 1 feb. - Ghalya, 8 anni, Mousab, 6 anni, Mohamed, 10 anni. Sono alcune tra le vittime dell'attacco turco in corso nel nord della Siria, secondo dati diffusi da una rappresentanza del partito dell'Unione democratica curda (Pyd) in occasione di una conferenza stampa al Senato.
Al 27 gennaio si calcolavano 86 vittime civili e 198 feriti dall'inizio dell'offensiva nell'area, che dura da 11 giorni.
Intervenendo in diretta da Afrin durante l'incontro, la co-presidente del Movimento della societa' democratica ed ex co-presidente del Pyd Asiya Abdulla ha parlato piu' volte di 'genocidio': 21 le vittime civili, ha denunciato, solo nella giornata di oggi.
"Dopo il suo fallimento a Kobane, la Turchia ha iniziato a diffondere il suo odio ad Afrin nel tentativo di liberarsi dei curdi" si legge nel dossier distribuito alla stampa dai promotori dell'iniziativa, intitolata 'Rojava, ha sconfitto l'Isis in Siria, e ora?'.
Ed e' di oggi anche la notizia del bombardamento di Saraqab, a 80 chilometri da Afrin, nel governatorato di Idlib, dove gli attacchi non hanno risparmiato l'ospedale di Medici senza frontiere.
"I Paesi europei facciano pressione sulla Turchia per fermare questa offensiva" e' l'appello lanciato al Senato da Sherwan Hassan, rappresentante in Europa del Pyd. "Siamo tutti amici della Turchia, amici del popolo turco oltre che curdo, ma quello che viene annunciato non e' accettabile" ha detto il senatore Roberto Cociancich, responsabile della Cooperazione internazionale per il Pd, riferendosi alle dichiarazioni con cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si e' detto intenzionato a proseguire l'offensiva.
Dal canto suo, il presidente dell'Intergruppo parlamentare di amicizia con la popolazione curda Giuseppe Romanini ha sottolineato che Federica Mogherini, l'Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell'Ue, "ha censurato il comportamento della Turchia" ma anche che "in altri casi si sono viste sanzioni mentre qui non si e' ancora visto nulla".
Sempre oggi, si e' svolta senza i curdi la conferenza di pace di Sochi promossa dalla Russia, boicottata all'ultimo minuto da una parte dell'opposizione siriana.
(Red/ Dire)