Ue, Europarlamento valuta piano trasparenza investimenti stranieri
Secondo Bruxelles, valgono il 37% del pil dell'unione
Roma, 1 feb. - Gli eurodeputati sono al lavoro per valutare la proposta della Commissione europea volta ad adottare un quadro normativo con cui monitorare meglio l'ingresso degli investimenti stranieri nell'Unione. Come si legge in una nota diffusa a Bruxelles, fondi diretti esteri per 280 miliardi di euro hanno contribuito a generare nel 2016 il 37% del Pil dell'Unione, e in passato sono stati molto utili soprattutto negli anni della crisi finanziaria. Possono pero' anche, si evidenzia nel comunicato, porre vari problemi.
Alcuni eurodeputati hanno infatti manifestato preoccupazione laddove grandi compagnie straniere sono intervenute nel settore energetico, dei trasporti o dell'hi-tech: il fatto che la gestione di infrastrutture vitali per un Paese sia nelle mani di potenze emergenti come Cina e Russia puo' essere motivo di allarme per la sicurezza o l'ordine pubblico. Da non trascurare anche il fatto che un investimento in un dato Stato membro potrebbe avere un impatto negativo anche su uno o piu' Stati membri, confinanti e non.
Per questo la Commissione ha proposto l'adozione di uno schema legale con cui valutare tali fondi, che comprende anche un meccanismo di cooperazione tra la Commissione e i singoli governi, in modo da garantire maggiore trasparenza. Una volta implementate, queste misure consentiranno alla Commissione di valutare meglio anche l'impatto di programmi come Horizon 2020 e Galileo. Il primo fornisce sostegno finanziario alle imprese, il secondo e' il sistema satellitare dell'Ue.
"La nostra interdipendenza ci richiede di guardare al quadro generale. L'acquisizione di una compagnia puo' avere un impatto sulla sicurezza dall'altra parte dell'Europa. Dovremmo finalmente arrivare al punto di scambiarci le informazioni" ha spiegato la commissaria per il Commercio Cecilia Malmstrom, intervenendo alla riunione dei deputati a Strasburgo dei giorni scorsi.
(Red/ Dire)
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