Roma, 20 dic. - In un'area desertica del sud della Giordania, a Qweirah, la riqualificazione di un parco pubblico sta avvicinando tra loro abitanti originari del posto e rifugiati siriani. A raccontarlo in una testimionianza inviata all'agenzia 'Dire' e' Alessandro Galimberti, cooperante dell'Associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi).
Il progetto, finanziato dalla cooperazione tedesca, prevede, oltre alla rigenerazione del parco, anche quella di infrastrutture urbane e di una biblioteca.
Lo spazio verde "era stato chiuso perche' insicuro, soprattutto per le donne" scrive Galimberti. "Tutta la comunita' e' stata chiamata a contribuire al disegno delle infrastrutture fino al posizionamento delle piante e delle panchine, poste a cerchio, per favorire la convivialita'. L'area giochi per i bambini e' stata posta in mezzo, tra lo spazio dedicato agli uomini e quello dedicato alle donne".
"Alle mamme serviva un luogo sicuro dove lasciare i figli durante il lavoro, e cosi' e' sorto un servizio di assistenza che vede bambini - maschi e femmine, siriani e giordani - giocare, imparare e nutrirsi nello stesso luogo in cui le mamme tessono" spiega ancora Galimberti. Alcune donne, infatti, sono impegnate nella tessitura di tele "che fungeranno da tettoie per l'ombra dell'area giochi e delle pensiline", in un territorio dove "lo sviluppo passa anche dalla disponibilita' di spazi ombreggiati".
Secondo Galimberti, "il progetto sta avendo un cosi' grande successo che l'agenzia della cooperazione tedesca Giz ha chiesto ad Avsi di replicarlo in altre aree".
(Red/ Dire)