Bracconieri vogliono canini per presunte proprieta' afrodisiache
Roma, 26 apr. - Cinesi senza inibizioni per i canini di giaguaro: denti affilatissimi, lunghi tra gli otto e i dieci centimetri, soprattutto con (presunte) proprieta' afrodisiache.
Secondo la stampa della Bolivia, il traffico di denti del felino ha messo in allarme il governo e la polizia di La Paz. Il ministro dell'Ambiente, Fabiola Suarez, ha detto che "se non saranno stabiliti controlli ci saranno problemi gravi".
Ad alimentare il contrabbando e' la domanda che proviene dal mercato cinese. Secondo Rodrigo Herrera, responsabile biodiversita' del ministero dell'Ambiente, un canino puo' valere in Bolivia tra i 70 e gli 80 dollari e finire poi in vendita a Pechino per 5000. La domanda riguarda anche la pelliccia, i testicoli e il teschio del felino, con quotazioni che raggiungerebbero i 10mila dollari. Il fenomeno si spiega con il fatto che in Bolivia vivono circa 7mila dei 64mila giaguari censiti nelle Americhe e che parallelamente e' aumentata la popolazione asiatica residente, con il numero di cittadini cinesi passato tra il 2011 e il 2016 da 2.624 a 12.861. Un incremento, questo, dovuto durante la presidenza di Evo Morales anche all'assegnazione a ditte di Pechino di lavori pubblici per sette miliardi di dollari.
Rispetto ai giaguari, comunque, sta emergendo una consapevolezza nuova. In pochi mesi, in buste spedite a indirizzi cinesi, sarebbero stati sequestrati 400 denti. A muoversi e' stata perfino l'ambasciata di Pechino, che ha intimato lo stop ai connazionali: "Bisogna - si legge in una nota - rispettare in modo rigoroso le leggi cinesi e boliviane contro il contrabbando di animali selvatici".
(Red/ Dire)