Nuovo numero stesso impegno per redattrici lavoratrici del sesso
Roma, 26 apr. - Come preparare la cena giusta a meno di 10mila pesos? Per scoprirlo basta leggere sui fogli incollati ai muri di Santa Fe, quartiere a luci rosse alla periferia di Bogota'. Le ricette sono uno dei piatti forti dell'ultimo numero di 'La Esquina', rivista redatta da prostitute, rivolta a chi con il sesso lavora e sopravvive.
Oltre ai suggerimenti per la cucina economica (10mila pesos sono meno di tre euro), nell'edizione di aprile sfogliando pagine dai colori sgargianti si trova la rubrica di gossip "Monica consiglia". Come nei numeri precedenti, il cuore di 'La Esquina' sono pero' la sicurezza sul lavoro, la salute e gli appuntamenti di quartiere. Poca politica, perche' un sondaggio la dice lontana da Santa Fe, dove la rivista e' incollata pagina per pagina accanto ai portoni o venduta ai banchetti, nei negozi o nelle "case di tolleranza".
'La Esquina', in italiano "l'angolo", quello della strada, si pubblica da luglio. Dagli articoli agli oroscopi, e' immaginata e scritta da lavoratrici del sesso lesbiche, bisessuali o transgender. Un aiuto finanziario e' garantito dal Centro de Atención Integral a la Diversidad Sexual (Caids), un istituto pubblico, e da Fundación MovilizArte, progetto artistico che ha nel sesso un punto di riferimento e ispirazione.
In Colombia la prostituzione e' legale anche se, formalmente, sottoposta a verifiche sanitarie e limitata a case chiuse e "zone di tolleranza". Secondo Aura Francesconi, 42 anni, prostituta, chiromante e redattrice intervistata dai giornali colombiani e ora pure dall'inglese 'The Guardian', "nel quartiere facciamo anche un po' di cultura e la cultura e' potere".
(Red/ Dire)