Algeria, riforma della sanita'. Scontro sul diritto alle cure
Testo presentato in parlamento, polemiche su gratuita' servizi
Roma, 26 apr. - In Algeria, la riforma della sanita' fa discutere. Il progetto, presentato ieri all'Assemblea nazionale dal ministro Mokhtar Hasbellaoui, ha suscitato proteste da piu' parti perche' mira, secondo i detrattori, a smantellare la gratuita' del sistema sanitario sancita dalla legge in vigore.
Voci critiche sulla proposta sono venute dai partiti, dagli operatori del settore e non solo; la stampa algerina riporta quella dell'ex dirigente dell'Unione generale dei lavoratori algerini, Noureddine Bouderba, esperto di welfare.
Secondo il sindacalista, la bozza di riforma riflette una volonta' di disimpegnarsi rispetto alla sanita', ridimensionando gli obblighi statali in materia di tutela dei cittadini che, se la legge sara' approvata, "potranno essere chiamati a contribuire al finanziamento delle spese sanitarie".
"Con questa riforma milioni di persone saranno spinte a rinunciare alle cure" ha detto il sindacalista: "Lo Stato ha la missione, obbligatoria, di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione, mentre la prima determinante, per il privato, e' il profitto".
Ieri, Hasbellaoui ha assicurato che il nuovo disegno sancisce "chiaramente" la gratuita' delle cure. La riforma, che secondo la stampa di Algeri prevede anche disposizioni restrittive sulle sanzioni dei medici inadempienti, arriva in parlamento in un clima gia' teso.
Dal 2011, farmacisti e medici algerini chiedono migliori condizioni lavorative e compensi piu' elevati, in particolare quando sono tenuti a prestare servizio in regioni lontane dai loro domicili. Dall'inizio di quest'anno, la stampa locale parla di scioperi e manifestazioni dei medici praticanti, talvolta represse con violenza e ritenute illegali dal ministero.
(Red/ Dire)
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