Roma, 19 apr. - Gli Emirati Arabi hanno annunciato la sospensione della cooperazione militare con la Somalia nel campo della formazione delle forze armate. L'azione, avviata nel 2014, e' parte di un piu' ampio intervento lanciato dall'Unione africana per contrastare i movimenti armati jihadisti e stabilizzare il paese.
La decisione di Abu Dhabi segue di qualche giorno l'incidente diplomatico che ha riguardato un aereo emiratino posto sotto sequestro dalle autorita' una volta atterrato a Mogadiscio.
Secondo il ministero degli Esteri degli Emirati, il velivolo conteneva 9,6 milioni di dollari, che le autorita' somale hanno deciso di prendere in custodia assieme all'aereo. Ma come ha spiegato ancora il ministero, il denaro era destinato al governo somalo, per finanziare appunto il programma di formazione e addestramento dei militari che poi nel fine settimana e' stato sospeso. L'azione delle forze di sicurezza pertanto "viola tutti gli accordi" tra i due Paesi.
Come osserva il quotidiano 'Africa News' citando analisti locali, a peggiorare i rapporti tra i due paesi ci sono anche le forti tensioni scoppiate tra Arabia Saudita e Qatar, rispetto alle quali Mogadiscio non ha preso ancora posizione.
Dispiacerebbe anche il forte legame tra la Somalia e la Turchia: non solo Ankara e' tra i primi investitori nel Paese del corno d'Africa, ma a ottobre ha anche inaugurato una base militare nella capitale somala per addestrare fino a 10mila soldati.
Secondo le stime di Abu Dhabi, nel programma militare emiratino e' compreso il salario di quasi 2.500 soldati somali, e ha gia' previsto la costruzione di centri per l'addestramento e ospedali. Abu Dhabi inoltre si occupa della supervisione delle forze di sicurezza somale impegnate nella lotta alla pirateria marittima nella regione semi-autonoma del Puntaland, e nella costruzione di una base militare nell'altra regione semi-autonoma del Somaliland.
(Red/ Dire)