Roma, 19 apr. - Il governo dell'Uganda ha proposto di tassare gli utenti dei social media: ad annunciarlo il ministro della Pianificazione, David Bahati, durante una conferenza stampa nella capitale.
Cento scellini (circa due centesimi di euro) dovrebbero essere addebitati ogni giorno su tutte le Sim che usano la rete per utilizzare i social media. L'annuncio e' arrivato poco dopo le dichiarazioni del presidente Yoweri Museveni, che aveva gia' anticipato la volonta' di tassare piattaforme come Whatsapp, Facebook, Twitter, Skype e Viber, accusando i loro utenti di usarle "principalmente per i lugambo (pettegolezzi, ndr)".
"Con un'ulteriore imposta sugli utenti dei social media, anziche' sui loro proprietari, il governo dell'Uganda ha mancato il bersaglio" si legge in un editoriale pubblicato dal quotidiano 'Daily Monitor': "Se questa tassa sia destinata a fermare o a promuovere i 'lugambo', non posso dirlo" sottolinea l'autore dell'articolo. "Quello che so e' che questi presunti gossip hanno fruttato al gigante dei social media, Facebook, circa 5,85 miliardi di dollari (quasi 5 miliardi di euro) di entrate pubblicitarie da utenti stranieri nel 2017, ovvero circa un quinto del Pil dell'Uganda".
Anche i leader dell'opposizione e gli attivisti per i diritti umani si sono opposti alla tassa, che hanno denunciato, proprio sui social, come un attacco alle liberta' individuali.
(Red/ Dire)