Scontro su pubblico impiego e quote per veterani indipendenza
Roma, 12 apr. - L'universita' di Dacca e' ridotta a "un campo di battaglia": lo riferiscono i media del Bangladesh dopo che un migliaio di studenti hanno inscenato una protesta all'ateneo iniziata nella serata di ieri e terminata solo questa mattina.
I giovani hanno marciato per chiedere al governo una riforma del sistema di assunzioni nel settore pubblico, considerato a loro dire "discriminatorio".
Gli agenti di polizia hanno risposto anche utilizzando pallottole di gomma e gas lacrimogeni per disperdere il corteo: almeno un centinaio le persone rimaste ferite e 14 gli arresti.
Gli studenti contestano una legge che riserva il 56 per cento degli impieghi pubblici ai veterani o ai parenti di coloro che parteciparono alla guerra di indipendenza del 1971. Questo provvedimento, secondo gli studenti, non solo costringerebbe migliaia di laureati ad accontentarsi del 44 per cento dei posti restanti, ma andrebbe anche a svantaggio delle minoranze etniche, in quanto alla guerra prese parte soprattutto il gruppo maggioritario bengalese.
In contemporanea alla protesta nella capitale, sit-in e marce di protesta si sono svolte anche nelle universita' pubbliche delle citta' di Chittagong, Khulna, Rajshahi, Barisal, Rangpur, Sylhet e Savar. Secondo i media internazionali almeno 12mila i giovani che hanno preso parte elle proteste, un dato che le autorita' non hanno confermato.
In giornata dovrebbe svolgersi un incontro tra i rappresentanti dei movimenti studenteschi e i vertici del governo. Ai cronisti, pero', il sottosegretario al ministero delle Politiche pubbliche Mozammel Haque Khan ha anticipato che il capo di governo Sheikh Hasina non sarebbe disponibile a modificare la legge.
(Red/ Dire)