Nel deserto di Nefud trovata falange risalente a 85mila anni fa
Roma, 12 apr. - In Arabia Saudita sono stati rinvenuti resti di Homo sapiens che aiuterebbero a ricostruire modalita' e tempi con i quali la specie umana sia partita dall'Africa per spostarsi e insediarsi nel resto del mondo.
Secondo la rivista scientifica inglese 'Nature Ecology and Evolution', il reperto e' il fossile di una falange risalente a 85mila anni fa e portato alla luce nello scavo di Al-Wusta, nel deserto del Nefud. Il reperto sarebbe il piu' antico resto di Homo sapiens trovato appena al di fuori dal continente e la prima testimonianza di questo tipo scoperta nella penisola arabica.
"Mentre prima la scienza seguiva il modello di una unica e rapida dispersione della specie umana dal continente africano avvenuta circa 60mila anni fa, questa e altre scoperte recenti complicano lo scenario della migrazione" ha sottolineato l'antropologo Michael Petraglia dell'Istituto Max Planck for the Science of Human History. "I ritrovamenti suggeriscono che ci siano state molteplici migrazioni dal continente africano negli ultimi 100mila anni".
Se oggi e' prevalentemente sabbioso, ai tempi dell'uomo a cui apparteneva la falange ritrovata il deserto del Nefud era ospitale, con praterie e animali selvatici che vivevano vicino un lago.
"Ora la domanda che ci poniamo e' cosa sia accaduto a queste popolazioni" ha detto Huw Groucutt, archeologo dell'universita' di Oxford, che ha mostrato ulteriori ritrovamenti di fossili animali e strumenti di lavoro nell'area. "Con l'avvento della siccita', la popolazione si e' estinta o e' stata spinta fuori dal continente?".
(Red/ Dire)