L'annuncio degli stanziamenti al termine di un incontro a Ginevra
Bruxelles, 5 apr. - L'Unione Europea garantira' quest'anno aiuti umanitari per oltre 107 milioni di euro per la popolazione civile dello Yemen, in condizioni sempre pu' gravi a causa della guerra civile dilagata a partire dal 2015. L'annuncio e' giunto durante i lavori dell'High Level Pledging Event for the Humanitarian Crisis in Yemen, che si e' riunito oggi a Ginevra.
Lo Yemen sta vivendo una crisi umanitaria senza precedenti.
L'Ue ha contribuito agli aiuti, dall'inizio della guerra, per una somma pari a 438 milioni e 200mila euro. Il Commissario Ue per gli aiuti umanitari e la gestione della crisi, Christos Stylianides, ha detto: "L'Unione Europea si impegna ad aiutare la popolazione yemenita vittima del conflitto. Per salvare le vite umane sul territorio e' necessario che le parti in conflitto garantiscano un accesso sicuro, libero e continuo agli aiuti umanitari a tutte le comunita'. Facilitare le importazioni commerciali attraverso tutti i porti dello Yemen e' essenziale: bisogna trovare una soluzione politica per porre fine a questo conflitto che ha causato milioni di vittime".
Sulla stessa linea Neven Mimica, commissario per lo Sviluppo e la cooperazione internazionale. "L'Ue - ha detto - e' vicina alle comunita' yemenite; aiutera' la popolazione a sopravvivere e supportera' un percorso di resilienza, ripresa e autonomia".
Secondo le stime diffuse a Ginevra, 37 milioni di euro verranno stanziati per fornire aiuti salvavita in un'ampia gamma di settori. Sessantasei milioni verranno utilizzati per iniziative di resilienza e ripristino, rifornimento di servizi di base e mezzi per la sussistenza sostenibili. Infine, 4,5 milioni saranno utilizzati per contribuire alla stabilita' e alla pace una volta che il conflitto sara' terminato durante il periodo di transizione politica.
Durante i lavori di Ginevra e' stato sottolineato che i finanziamenti dell'Ue hanno inoltre contribuito ad arginare l'epidemia di colera che tutt'ora e' presente nel Paese, attraverso la distribuzione di cibo secondo il Programma alimentare mondiale, grazie anche all'aiuto logistico del Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite.
(Red/ Dire)