Libia, non basta l'intervista: e' giallo su Saif Al-Islam Gheddafi
Scoop e smentite sulla stampa, e per alcuni media e' scomparso
Roma, 5 apr. - "Che fine ha fatto Saif Al-Islam Gheddafi?" È la domanda che, ormai da giorni, continua a rimbalzare da una testata all'altra sulla stampa internazionale.
Il 20 marzo scorso, il portale 'Africa News' aveva pubblicato in esclusiva un'intervista al figlio del colonnello Muammar Gheddafi; oggi, secondo la stampa francese, "alcuni lo dicono ancora in vita nella citta' di Zintan, nell'ovest della Libia, mentre altri lo danno per morto. Una cosa e' certa: non e' stato visto ne' sentito dal giugno 2014".
Il mese scorso, un portavoce del 45enne Gheddafi aveva affermato che il figlio del colonnello sarebbe stato intenzionato a candidarsi alle elezioni presidenziali attese entro fine anno.
Secondo molti media, l'ultima apparizione di Saif Al-Islam risale al 2014, quando e' comparso in una video-conferenza dalla citta' di Zintan, a 170 chilometri a sud-ovest della capitale, durante il suo processo in una corte della Tripolitania.
La notizia sembra contraddire l'intervista pubblicata il mese scorso da 'Africa News', dove Saif Al-Islam avrebbe affermato che diverse persone intendevano testimoniare contro l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, accusato di aver finanziato con fondi libici la campagna elettorale del 2007. Tra i potenziali testimoni dei fondi versati dal regime per finanziare la campagna, Saif Al-Islam avrebbe citato anche Abdallah Snoussi, ex direttore dei servizi libici. Quest'ultimo, secondo l'emittente francese 'Radio France Internationale', di recente sarebbe stato trasferito dal carcere agli arresti domiciliari.
Saif Al-Islam e' ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini contro l'umanita' che sarebbero stati commessi durante la rivolta del 2011, che rovescio' il regime di Muammar Gheddafi. Sul figlio del colonnello grava inoltre la condanna a morte di un tribunale libico, per reati che includono l'uccisione di manifestanti nel 2011. Dal suo arresto e trasferimento nella prigione di Zintan, nello stesso anno, la scarcerazione di Saif Al-Islam e' stata annunciata gia' due volte: nel luglio 2016 e poi, nuovamente, nel giugno 2017.
Considerati i resoconti contraddittori sul suo rilascio e in assenza di prove convincenti, "sembra piu' probabile che Saif Al-Islam sia ancora detenuto a Zintan sotto stretta sorveglianza" ha commentato su 'Middle East Eye' Guma el-Gamaty, analista libico e leader del partito Taghyeer.
(Red/ Dire)
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