(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 28 set. - In Venezuela il 41 per cento delle famiglie e' costretto ad elemosinare i cibi scartati nei mercati e il 63 per cento deve acquistarli al mercato nero: lo rivela un report di Caritas Venezuela, che dal 2016 monitora la situazione, distribuendo al tempo stesso aiuti alimentari in tutto il Paese. L'osservazione ha riguardato quattro Stati interni: Miranda, Vargas, Zulia e Distrito Capital.
Per cercare di fronteggiare la grave scarsita' di alimenti e la poverta', conseguenze della crisi politica ed umanitaria nel Paese, i venezuelani "stanno vendendo i loro elettrodomestici, specialmente i frigoriferi e i vestiti usati- denuncia Caritas Venezuela- per avere i soldi per comprare gli alimenti".
Secondo il report poi e' aumentata in maniera allarmante la percentuale di bambini malnutriti: dal 54 al 68 per cento in quattro mesi, da aprile ad agosto 2017. Il peggioramento della situazione e' avvenuto in tutte le parrocchie degli Stati monitorati, con una incidenza piu' alta negli Stati di Vargas e Zulia". Le famiglie stanno cercando strategie alternative per cercare soluzioni alla crisi: il 69 per cento ha cambiato le sue abitudini per reperire cibo; il 71 per cento ha peggiorato la sua alimentazione; il 64 per cento si e' privato di alcuni pasti quotidiani; il 38 per cento ha dovuto allontanare qualche membro della famiglia per abbassare la soglia dei consumi alimentari.
Caritas Venezuela chiede urgentemente allo Stato "di mettere a disposizione risorse straordinarie per affrontare la grave denutrizione e i problemi di salute". Se non si risolvono le cause e i fattori che peggiorano la crisi, avverte, "le parrocchie piu' povere potrebbero trovarsi in emergenza nutrizionale entro la fine dell'anno".
(Red/ Dire)