Proseguono le tappe del processo di pace del 19 giugno a Roma
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 28 set. - "Altri due gruppi armati dei 13 movimenti che avevano aderito al patto firmato a Roma il 19 giugno scorso hanno cominciato a deporre le armi alla presenza di rappresentanti del governo centrafricano, delle Nazioni Unite e della Comunita' di Sant'Egidio". Lo afferma quest'ultima in un comunicato, associazione cattolica che negli ultimi anni ha favorito il processo di riconciliazione nel Paese.
L'evento di ieri al Palazzo di Vetro segue il disarmo, nei giorni scorsi, del primo gruppo politico-militare nella capitale Bangui. L'implementazione dell'accordo di pace procede "fra mille insidie sul terreno- scrivono ancora- e in una situazione ancora molto difficile", tuttavia "si registrano i primi risultati della Road Map per la pace nella Repubblica Centrafricana".
La consegna delle armi di ieri e' avvenuta "prima nella citta' di Bouar, dove alcuni membri dell'Ufr (Union des forces Republicaines) hanno consegnato mitra, granate, fucili e munizioni, poi nel villaggio di Zoukombo, ad opera di elementi del Fdpc (Front de'mocratique du peuple centrafricaine)".
Per Sant'Egidio si tratta "di un primo, ma significativo inizio dell'atteso disarmo del Paese, che dovrebbe vedere, nelle prossime settimane, l'adesione di altri militari e gruppi coinvolti nel conflitto civile centrafricano secondo un programma nazionale stabilito tra le parti".
Martedi' scorso la Comunita' di Sant'Egidio ricorda di aver illustrato a New York, a margine dell'assemblea generale che si e' svolta al Palazzo di Vetro, "gli ultimi sviluppi della Road Map per il Centrafrica. In una riunione che ha visto la partecipazione del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, del presidente centrafricano Faustin-Archange Touadera e di rappresentanti di una quarantina di Paesi, il responsabile delle relazioni internazionali di Sant'Egidio, Mauro Garofalo, aveva prospettato imminenti passi avanti nel processo di pace".
(Red/ Dire)