(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 14 set. - "Non possiamo comprendere il terrorismo ragionando a tesi, ma bisogna guardare in faccia i giovani radicalizzati": lo ha affermato Mario Giro, vice-ministro italiano degli Esteri, prendendo la parola in una delle tavole rotonde del convegno 'Sete in Pace', organizzato a Munster, in Germania, dalla Comunita' di Sant'Egidio.
"I reclutatori - ha spiegato Giro - hanno inventato un islam 2.0 che e' come una app: una religione diversa, aggiornata e semplificata che si rivolge a chi vuole reagire alle frustrazioni".
Il problema, secondo il vice-ministro, non e' solamente militare: "Non bastera' distruggere l'Isis per interrompere queste manipolazioni, perche' imprenditori della paura potranno sempre manipolare i piu' fragili, in particolare, i giovani.
Dobbiamo guardare in faccia questi giovani che hanno scelto per il lato oscuro e investire nell'educazione".
(Red/ Dire)