L'Ong: L'invio di cantini in egitto e' intempestivo e inopportuno
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 14 set. - In occasione del ritorno al Cairo dell'ambasciatore italiano, il presidente di Amnesty International Antonio Marchesi ha rilasciato questa dichiarazione: "Negli ultimi mesi avevamo piu' volte richiamato l'attenzione del governo sull'intempestivita' e l'inopportunita' di una decisione del genere, giudizio rafforzato dalla circostanza che gli ultimi documenti inviati dalla procura del Cairo a quella di Roma, che avevano fatto parlare al ministro degli Affari esteri di 'passi avanti', non contengono in realta' elementi significativi".
"Non sono in discussione la professionalita', l'esperienza e la competenza dell'ambasciatore Cantini. Siamo piuttosto preoccupati che la decisione di normalizzare i rapporti diplomatici sia stata presa unicamente per motivi diversi dalla ricerca della verita' sulla sparizione, la tortura e l'uccisione di Giulio Regeni. Di questo sono certi in molti al Cairo: dai commentatori ai parlamentari che hanno valutato la decisione del governo italiano come la conferma che 'il caso e' chiuso'".
"I primi passi fatti dal governo egiziano dopo la decisione italiana, l'oscuramento del sito della Commissione egiziana per i diritti e le liberta', la stessa che ha fornito consulenza alla famiglia Regeni, l'arresto dopo oltre 48 ore di sparizione dell'avvocato Ibrahim Metwaly, sono chiari: chi in Egitto continua a cercare la verita' su Giulio Regeni va zittito".
"Il governo italiano si e' assunto la responsabilita' di far tornare l'ambasciatore al Cairo in assenza di qualsiasi reale sviluppo sul piano della indagini. Ogni 14 del mese, a iniziare dal 14 ottobre, quando saranno trascorsi i primi 30 giorni dal ritorno dell'ambasciatore, chiederemo a governo di far sapere quali 'passi avanti' quella decisione avra' favorito". quali 'passi avanti' quella decisione avra' favorito".
(Red/ Dire)