Asia, nasce task force anti-Is tra Filippine, Indonesia e Malesia
Presidente Duterte: Sconfitti in Siria, jihadisti vengono da noi
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 7 set. - I governi di Filippine, Indonesia e Malesia hanno deciso di rilanciare la cooperazione militare comune per sconfiggere un nemico comune: il gruppo Stato islamico (Is), contro cui da tempo i servizi di intelligence cercano di mettere in guardia per il rischio infiltrazioni di cellule jihadiste nella regione attraverso il mare di Sulu.
Manila ha anche acconsentito ad aprire i propri confini marittimi all'ingresso di forze armate dei due Paesi vicini per tagliare le vie di collegamento ai miliziani nel Paese, divenuto "il nuovo teatro" per la minaccia islamista nel Sud-est asiatico, citando le parole del presidente filippino Rodrigo Duterte.
Quest'ultimo ha anche assicurato ai media locali che, all'incontro col suo omologo indonesiano Joko Widodo e il premier malese Najib Razak, ne seguiranno degli altri per definire piu' approfonditamente i dettagli della task force, "stiamo solo aspettando il momento giusto". Importante a suo avviso delineare compiti e caratteristiche della loro cooperazione sulla base della Guardia costiera trilaterale (Trilateral Maritime Patrol - Tmp), inaugurata dai tre Stati a giugno scorso per rafforzare il pattugliamento marittimo. La base della Tmp si trova in Indonesia, presso la Base navale di Tarakan.
"I jihadisti dell'Is in Siria sono con le spalle al muro" ha detto ancora il presidente Rodrigo Duterte", per questo sarebbero in circa "di nuove frontiere", cosi' "come hanno fatto a Marawi".
La citta' dell'isola meridionale di Mindanao - a maggioranza musulmana, in un Paese prevalentemente cattolico - e' stata messa a ferro e fuoco da fine maggio dai miliziani del gruppo armato separatista del Maute, che tempo prima avevano giurato fedelta' al Califfato. Il leader del gruppo era stato insignito della carica di Emiro del Sud-est asiatico dal califfo Al-Baghdadi. Il reclutamento dei ribelli da parte del gruppo mediorientale sarebbe ancora in corso, sebbene l'esercito abbia ripreso il controllo di buona parte della citta'. Restano infatti nascoste poche decine di combattenti, ed e' di lunedi' la notizia che al gruppo si stanno unendo anche donne e bambini per respingere l'esercito.
Anche i governi di Indonesia e Malesia hanno confermato di aver subito infilitrazioni, e che molti giovani subiscono il fascino della propaganda jihadista.
(Red/ Dire)
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