Incontro deputati con governi stati membri previsto a novembre
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 26 ott. - Il Parlamento europeo si e' detto pronto ad iniziare entro novembre i colloqui con i governi dell'Ue sulla revisione delle norme sul distacco dei lavoratori, ossia quei lavoratori che vengono inviati all'estero per fornire le proprie prestazioni professionali in altri contesti, di comune accordo con i propri datori di lavoro, e per un periodo di tempo limitato.
Il fenomeno, come si legge in un comunicato dell'Europarlamento, appare consistente: nel 2015 sono stati oltre 2 milioni i dipendenti Ue chiamati a questo particolare tipo di incarico: Polonia, Germania e Francia sono i Paesi di partenza piu' frequenti, mentre quelli che richiedono servizi sono soprattutto Germania, Francia e Belgio. I settori che hanno piu' bisogno di "lavoratori in prestito" sono quello edile, l'industria manifatturiera, l'istruzione, i servizi sanitari e sociali e i servizi alle imprese.
Stando alla nota, la Plenaria "non ha sollevato obiezioni alla decisione della commissione per l'Occupazione e gli affari sociali di avviare i negoziati con il Consiglio europeo - composto dai ministri dei governi nazionali - che ha a sua volta adottato il proprio mandato negoziale lunedi'". Le discussioni verteranno sulla riforma delle regole sul distacco dei lavoratori, che "mira a proteggere meglio i lavoratori distaccati e a garantire una concorrenza leale tra le imprese. Le principali modifiche rispetto alla direttiva del 1996 - si legge ancora - riguardano la retribuzione dei lavoratori distaccati, la durata del distacco, i contratti collettivi e i lavoratori interinali".
"Ora che il Consiglio e' pronto ad unirsi al Parlamento europeo al tavolo dei negoziati, siamo molto ansiosi di mettere a punto una direttiva che sia aggiornata e adeguata allo scopo", hanno commentato le relatrici Elisabeth Morin-Chartier (Ppe) e Agnes Jongerius (S&D), rispettivamente francese e olandese. "Presteremo particolare attenzione alla questione del trasporto su strada - hanno aggiunto - per garantire che la revisione raggiunga il giusto equilibrio tra la libera prestazione dei servizi e una migliore protezione dei lavoratori".
(Red/ Dire)