(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 12 ott. - La Corte Suprema indiana ha decretato che avere rapporti sessuali con una moglie minorenne costituisce uno stupro, ed e' quindi reato.
Un "verdetto storico" per il quotidiano 'Times of India': prima della decisione, infatti, un vuoto giudiziario proteggeva gli uomini che avevano rapporti sessuali con una ragazza di meno di 18 anni, ovvero prima dell'eta' del consenso, se questa era sua moglie.
Questa scappatoia legale, osserva la rivista online 'Quartz India', ha lasciato spazio allo sfruttamento sessuale delle minorenni, che ha registrato un record tra 2000 e 2012, il dato piu' alto dopo quello del Bangladesh secondo l'Unicef.
A questo proposito, 'Quartz' ricorda il lavoro della giornalista indiana Roli Srivastava. Proprio ieri Srivastava ha denunciato in un'inchiesta per la Thomson Reuters Foundation il fenomeno dei matrimoni temporanei a pagamento tra ragazze minorenni e uomini adulti provenienti dagli Stati del Golfo persico.
Per il governo indiano, secondo quanto riporta, tra gli altri, il sito d'informazione 'Indian Express' la criminalizzazione dello stupro coniugale potrebbe "destabilizzare l'istituzione del matrimonio, oltre a essere uno strumento facile per perseguitare i mariti".
Secondo gli ultimi dati dell'istituto statale di demografia indiano National Family Health Survey, citati dal quotidiano indiano 'National Herald', nel Paese il 28,8% delle donne subiscono violenza da parte dei propri mariti. La percentuale e' stata registrata per il biennio 2015-2016, ed e' piu' alta nelle campagne, dove arriva al 31,4%. Inoltre, circa l'85% delle donne dai 15 anni che hanno subito abusi sessuali hanno indicato il loro marito come l'autore delle violenze, mentre una donna su dieci ha dichiarato di aver subito violenze sessuali.
(Red/ Dire)