(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 12 ott. - Per far fronte al picco annuale di malnutrizione e malaria in Niger, Medici senza frontiere (Msf) ha potenziato le proprie equipe nelle regioni di Zinder, Tahoua e Maradi. Piu' di 1.430 operatori sono impegnati nelle strutture sanitarie e nei villaggi per prevenire, identificare e trattare le malattie che colpiscono i bambini al di sotto dei cinque anni di eta'.
In Niger, la stagione secca prima del raccolto equivale, infatti, al periodo in cui i casi di malnutrizione raggiungono il livello piu' alto, e coincide anche con l'arrivo delle piogge e con l'aumento delle zanzare che trasmettono la malaria. "Questa combinazione puo' essere letale per i bambini se non ricevono per tempo le cure. L'attenzione e' posta sulla prevenzione e sulle strategie per trattare i bambini il piu' velocemente e il piu' vicino possibile alle loro comunita'", spiega Msf.
In Niger, piu' di 800.000 bambini sono a rischio malnutrizione moderata e grave, secondo le Nazioni Unite (Ocha). Tra giugno e meta' settembre, piu' di 6.400 bambini con malnutrizione moderata e severa, aggravata da complicazioni mediche come l'anemia, sono stati trattati nei centri di nutrimento terapeutico intensivo supportati da Msf.
Dall'inizio del picco a giugno, piu' di 108.000 bambini sono stati trattati da Msf nei vari programmi ospedalieri e comunitari nelle regioni di Zinder, Tahoua, e Maradi.
(Red/ Dire)