Africa, accordo case farmaceutiche per ridurre costo cure tumori
Intesa multinazionali Cipla e Pfizer, benefici da Nigeria a Kenya
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 12 ott. - Due multinazionali farmaceutiche, l'indiana Cipla e l'americana Pfizer, d'accordo con l'ong American Cancer Society, hanno firmato un accordo che dovrebbe dimezzare il costo di 16 dei piu' comuni medicinali e trattamenti per la cura del cancro in sei Paesi africani.
Alla stesura dell'intesa hanno partecipato anche la Clinton Health Access Initiative (Iniziativa per l'accesso alle cure mediche) fondata dall'ex presidente Bill Clinton nel 2002, la Ibm, la National Comprehensive Cancer Network (Rete nazionale contro il cancro), un collettivo che raccoglie i migliori ospedali americani nella cura del cancro e la African Cancer Coalition (Coalizione africana contro il cancro), una rete di 32 oncologi in 11 Paesi africani.
I sei Stati in questione sono Nigeria, Etiopia, Uganda, Tanzania, Kenya e Rwanda, Paesi in cui i nuovi prezzi dovrebbero apportare i maggiori benefici, come riportato da 'Bbc Newsday' in un'intervista con la dottoressa Megan O'Brien che ha guidato i colloqui che hanno portato alla firma dell'accordo.
Come riporta il 'New York Times', la Pfizer ha fatto sapere che vendera' i medicinali a un prezzo di poco superiore al costo di produzione, mentre la Cipla vendera' alcune medicine per soli 50 centesimi e infusioni chemioterapiche per 10 dollari. Non solo: un gruppo di oncologi americani creera' linee guida per semplificare il lavoro degli ospedali africani che poi un gruppo di programmatori della Ibm integreranno in un sito web accessibile a tutti.
Secondo l'Oms, il cancro uccide mezzo milione di africani ogni anno e questo numero potrebbe arrivare fino a un milione l'anno entro il 2030 se non si intervenisse. Le tipologie di cancro piu' diffuse in Africa sono anche le piu' curabili ma i sistemi sanitari dei Paesi subsahariani non posseggono i mezzi e le competenze per affrontare la malattia: se negli Stati Uniti l'aspettativa di vita di una donna cui viene diagnosticato il cancro al seno e' di 5 anni nel 90 per cento dei casi, in Uganda e Ghana le percentuali scendono rispettivamente al 46 e 12 per cento.
(Red/ Dire)
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