(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 5 ott. - Si e' concluso nella citta' di Kassala, nel Sudan orientale, un importante seminario su 'Empowering female journalists in health rights and occupation safety', finanziato dall'Ambasciata d'Italia e dalla Cooperazione allo Sviluppo in Sudan - nell'ambito della Cooperazione Delegata Ue - organizzato dall'Unesco, in collaborazione con la Sudanese Journalists Union.
L'evento, cosi' come si legge in una nota dell'Ambasciata italiana a Khartoum, ha visto 23 giornaliste impegnate per tre giorni nell'apprendimento di misure per la sicurezza personale e professionale in ambito lavorativo, di nozioni in campo divulgativo-sanitario e piu' in generale maggiore consapevolezza dei rischi legati alla professione.
L'iniziativa si iscrive nel novero di azioni italiane in Sudan per il rafforzamento e lo sviluppo di una stampa piu' plurale e consapevole, in particolare in ambito femminile. Come per le precedenti attivita', si conferma l'eccellente collaborazione tra Istituzioni Italiane ed Unesco, che a breve si concretizzera' in un nuovo progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana-Aics Khartoum per la creazione di radio rurali comunitarie, sempre negli Stati orientali sudanesi (Red Sea, Kassala e Gedaref), aree priopritarie per la cooperazione allo sviluppo italiana.
"L'obiettivo centrale del workshop" ha dichiarato l'Ambasciatore Fabrizio Lobasso, "era ottimizzare funzionalmente la correlazione tra tematiche altamente prioritarie in Sudan, quali il piu' ampio raggiungimento delle popolazioni vulnerabili a scopi umanitari, l'aumento dei livelli di parita' di genere e la crescente liberta' di informazione, in ambienti professionali sempre piu' inclusivi".
Visione della donna al di la' dei ruoli di madre e moglie, quindi, insieme a capacity building e training per agevolare l'empowerment femminile in ambito giornalistico sono alcune delle raccomandazioni piu' importanti sortite a conclusione dei lavori, accanto al miglioramento della figura femminile come strumento di outreach verso le popolazioni vulnerabili in tematiche sanitarie e nutrizionali.
(Red/ Dire)