(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 5 ott. - E' iniziata ieri la visita degli osservatori Onu in Myanmar nelle regioni colpite dalle violenze dell'esercito a fine agosto, e che hanno provocato un esodo di oltre 450mila persone di etnia rohingya verso il vicino Bangladesh.
"Si tratta di un passo molto positivo, e i nostri colleghi in Myanmar ritengono che sara' di grande aiuto per comprendere al meglio in che modo le Nazioni Unite possono cooperare con le autorita' del Myanmar per alleviare le sofferenze nello stato settentrionale di Rakhine". A parlare alla stampa statunitense il portavoce Onu, Farhan Haq. Da New York, Haq ha spiegato che sono partiti alla volta dello stato birmano - dopo che solo la settimana scorsa le autorita' avevano annullato da un giorno all'altro il viaggio - Renata Lok-Dessallien, Coordinatore locale per l'Onu, Domenico Scalpelli, rappresentante per il World food programme (Wfp) e vice coordinatore umanitario, e infine Ce'cile Fradot, funzionaria dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).
I tre delegati onusiani sono arrivati nella mattinata di ieri a Sittwe, capitale dello Stato di Rakhine, per prendere parte al viaggio organizzato dal governo, che ha messo loro a disposizione anche tre elicotteri per spostarsi piu' rapidamente nella regione. Al momento pero' non si hanno maggiori dettagli su quanto emerso nel corso della visita.
Un rappresentante del governo birmano e' volato a Dacca, capitale del Bangladesh, per discutere col ministro degli Esteri le modalita' con cui avviare le procedure di rimpatrio dei rohingya esuli in questo Paese.
(Red/ Dire)