Avrebbe chiesto al governo di disperdere manifestanti: 80 i morti
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 30 nov. - La compagnia petrolifera Shell sarebbe stata complice delle violenze contro i popoli nativi nigeriani negli anni Novanta del secolo scorso: e' quanto si legge in un rapporto presentato da Amnesty International.
Secondo la Ong gli amministratori di Shell nelle sedi di The Hague e Londra sarebbero state al corrente della situazione, pertanto Amnesty ha anche annunciato l'intenzione di volersi costituire parte civile in una causa contro la compagnia.
Dal documento si apprende inoltre che la Shell avrebbe richiesto al governo centrale di prendere "misure di sicurezza" contro dei manifestanti pacifici che denunciavano le fuoriuscite di petrolio nelle loro terre. A seguito della richiesta, la polizia nigeriana sarebbe intervenuta attaccando direttamente i villaggi dei nativi Ogoni, uccidendo almeno 80 persone e bruciando 600 abitazioni, fatti confermati dalla stampa dell'epoca. Nonostante questi eccidi pero', la Shell avrebbe continuato ad invocare l'aiuto del governo nigeriano.
La compagnia petrolifera da parte sua ha rilasciato un comunicato ad 'Al Jazeera' in cui si e' dichiarata estranea ai fatti e ha definito false e infondate le accuse rivoltegli da Amnesty.
(Red/ Dire)