Prefetto ministero interno: Italia non parla. Salva i migranti
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Bruxelles, 30 nov. - Tirare fuori ora la questione delle torture e delle violazioni dei diritti umani in Libia, per Mario Morcone, prefetto e Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno, e' "strumentale". A margine della sua audizione in commissione Liberta' Civili del Parlamento Europeo, a Bruxelles, dedicata alla situazione in Libia, ha detto di essere consapevole da tempo dell'assenza di garanzie di diritti umani in Libia.
"Non ho mai negato, e nessuno puo' negare, che in Libia e in molti Paesi africani ci siano l'assenza e la violazione dei diritti umani. Solo Alice nel paese delle meraviglie puo' svegliarsi oggi e dire: 'Ho scoperto che in Libia c'e' la tortura' - ha detto - lo sappiamo da sempre ed e' veramente strumentale tirare fuori oggi questi argomenti".
Di contro, ha voluto sottolineare il ruolo dell'Italia che "a differenza di molti Paesi amici e fratelli dal 2014 ha raccolto 700mila persone e, oggi, sta facendo una azione intelligente per investire e recuperare i diritti per quelle persone in quei Paesi. L'Italia non si accontenta di gridare alla luna la propria solidarieta' e la denuncia di lesione dei diritti, e per questo mi sento orgoglioso di essere prefetto del Ministero dell'Interno", ha concluso.
(Red/ Dire)