Presidente Europarlamento: Lavoriamo per investimenti da 40 mld
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Bruxelles, 23 nov. - Il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, apre la Conferenza di alto Livello per una rinnovata partnership con l'Africa e va dritto al punto: l'importanza di un partenariato con il continente africano, il quinto summit Ue-Unione Africana ad Abidjan a fine novembre, la sicurezza, gli interessi stranieri, l'immigrazione e la riforma del Regolamento di Dublino.
"Servono fondi per Frontex e la Guardia Costiera dell'Unione e bisogna armonizzare le regole dell'asilo e dei rimpatri. A Strasburgo, il Parlamento Europeo ha votato una riforma per rendere Dublino efficace e solidale, ora spetta al Consiglio", ha detto Tajani di fronte all'assemblea di Bruxelles. Ma tutto cio' non basta: "Senza prospettive di benessere e stabilita' saranno milioni di persone a lasciare la loro terra".
Nel 2016, ha ricordato Tajani, "cinque economie africane sono cresciute piu' del 7 per cento, ed erano tra le prime al mondo. Inoltre, in Africa ci sono materie prime indispensabili per noi, ma che interessano anche la Cina che punta a una posizione dominante per rafforzare la propria industria".
Nonostante gli sforzi e i miliardi investiti dall'Europa, quindi, "il percorso e' ancora lungo - ha detto Tajani - e il continente continua ad essere attraversato da conflitti, instabilita', malgoverno e terrorismo. Secondo la Banca Mondiale, il Pil di tutti i Paesi africani nel 2015 ha superato di poco quello della Francia. Il 38 per cento dell'intera mortalita' infantile mondiale e' africana, nonostante l'Africa abbia il piu' alto tasso di crescita demografica. Un terzo della popolazione, poi, resta sotto la soglia di poverta'". Quali le soluzioni, dunque? "Piu' investimenti e cultura e, soprattutto, un'Europa amica che deve fare la sua parte. Sono passati dieci anni dalla strategia Unione Europea-Africa, ma invece di consolidarci, stiamo perdendo terreno" ha spiegato Tajani. "Ecco perche' il quinto vertice tra Ue e Unione Africana il 28 e 29 novembre in Costa d'Avorio arriva in un momento importante: la stella polare per noi sono i giovani, la chiave per un continente piu' stabile, prospero e moderno. In questo senso, il piano di investimenti per l'Africa e' importante, ma insufficiente perche' serve un vero e proprio Piano Marshall. Dobbiamo, allora, lavorare perche' il prossimo fondo di investimento sia di 40 miliardi, cosa che creerebbe un contesto favorevole alle imprese e al lavoro per i giovani.
Bisogna rafforzare l'Erasmus e consentire a piu' giovani africani di studiare da noi".
Una vera e propria osmosi, dunque. "Continuare a fare come sempre e' un grave errore - ha detto il presidente - perche' i cittadini ci chiedono passi coraggiosi. Per questo, i 40 miliardi proposti, 12 volte superiori all'attuale somma, rappresenterebbero un fattore di catalizzazione per altri investimenti".
Per arrivare a cio', pero', si dovrebbe allargare il bilancio dell'Unione, senza gravare sulle tasche dei cittadini, ma, piuttosto, recuperando "le tasse da chi non le paga e dai paradisi fiscali". Anche in quest'ottica, ha concluso Tajani, "questo Parlamento si impegna, in un partenariato con l'Africa e a preparare l'appuntamento di Abidjan".
(Red/ Dire)