L'hashtag lanciato dal governo usato per denunciarne le violenze
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 9 nov. - Sono iniziati a Sharm El-Sheikh, in Egitto, i lavori del Forum mondiale della gioventu', promosso dal governo egiziano.
L'iniziativa, inaugurata ieri da Abd El Fattah Al-Sisi, leader del regime militare in vigore nel Paese, e' stata lanciata sui social media attraverso l'hashtag #Weneedtotalk, letteralmente "Abbiamo bisogno di parlare". Fin da subito, sono stati numerosissimi gli internauti che hanno sfruttato l'hashtag per portare l'attenzione sulle violenze e gli abusi che si compiono sotto il regime di Al-Sisi. "Abbiamo bisogno di parlare" della prossima udienza del reporter Mohamed "Shawkan" Abu Zeid, ha twittato, tra gli altri, @abeya22, riferendosi al reporter detenuto dal 2013 per aver scattato delle foto ad una manifestazione.
Altri hanno sfruttato l'hashtag per parlare della recente stretta repressiva contro la comunita' gay e pro-lgbt. Mona Seif ha scritto #weneedtotalk per ricordare al mondo suo fratello Alaa Abd El-Fattah, attivista e blogger detenuto da oltre tre anni e mezzo per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata. "#WeNeedToTalk di #GiulioRegeni, vittima del regime egiziano. Non un caso isolato, ma uno dei tanti crimini di un regime liberticida" e' il messaggio che viene dal profilo Twitter del collettivo "Giulio Siamo Noi".
(Red/ Dire)