(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 2 nov. - "Il nuovo fondo Ue, lo European Fund for Sustainable Development, alimenta forti aspettative rispetto alla capacita' di produrre un effetto leva sugli investimenti in Africa e nei Paesi di origine dei flussi migratori": lo sottolinea Luigi Grandi, esperto dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).
Lo spunto dell'intervista e' la prima riunione dello "strategic board" dell'organismo, immaginato a Bruxelles come l'architrave dell'External Investment Plan (Eip), il piano per gli investimenti in Africa e nelle regioni interessate dalle politiche di vicinato.
Secondo Grandi, nella fase delle decisioni il confronto tra i governi dell'Ue e' stato serrato. Le prospettive e le sensibilita' rispetto all'Africa, sottolinea l'esperto, "erano e restano per diversi aspetti differenti".
Adesso, pero', ci sarebbero molte aspettative. "L'obiettivo - sottolinea Grandi - e' ridurre i rischi per i privati che investono nei Paesi in via di sviluppo".
La parole chiave, in inglese, e' allora "de-risking". Un traguardo da raggiungere a partire dalle dotazioni iniziali del fondo, tre miliardi e 350 milioni di euro. Consapevoli che pero' sia necessario andare molto oltre. Secondo le stime di Bruxelles, attraverso il fondo sarebbe infatti possibile mobilitare risorse fino a 44 miliardi. Gli ambiti di intervento sono cinque, dall'agricoltura alle citta' sostenibili. "E le prime due finestre sono gia' state definite" annuncia Grandi: "Energie e piccole e medie imprese".
(Red/ Dire)