Francia, Meny: Impatto enorme le presidenziali, anche su Ue
Per il politologo le primarie distruggono i partiti, come il pd
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 30 mar. - "Le primarie stanno demolendo i partiti tradizionali". Ne e' convinto Yves Meny, studioso francese di scienze politiche e presidente della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, intervenuto al dibattito organizzato dall'Istituto Guarini per gli Affari pubblici della John Cabot University (Jcu) sulle elezioni presidenziali in Francia e sui populismi dilaganti. Le primarie, ha proseguito Meny, "furono introdotte negli Usa negli ultimi anni del 1800 dal People's Party, partito del popolo, per abbattere le elite. E oggi il populismo in America ha prodotto Trump. Piu' in generale i partiti, trasferendo la capacita' di scelta dei candidati alle primarie, hanno avviato un processo di autodistruzione. Ad esempio, il Pd in Italia e' a pezzi".
Yves Meny, oltre ad aver insegnato in diverse universita' francesi, americane, italiane e spagnole, e' autore di vari libri fra cui 'Populismo e democrazia', del 1995. "Il leader carismatico, le politiche confuse e vaghe, la mancanza di un successore, sono i pilastri su cui e' fondato il populismo", ha detto, aggiungendo che, comunque andranno le elezioni in Francia, "saranno in ogni caso un evento mai visto prima e avranno un grande impatto sulla Ue. Abbiamo undici candidati e al secondo turno passeranno senz'altro degli outsider, che non rappresentano la tradizionale classe politica e dirigente francese. Bisogna considerare che il presidente della Francia ha un potere enorme, senza confronti in altri Paesi. Angela Merkel, per fare un esempio, deve mediare su tutto", ha spiegato Meny.
"Le varie primarie francesi hanno eliminato Hollande, Sarkozy e Juppe', imponendo a sinistra Hamon, che pero' non ha speranze di arrivare al ballottaggio. Al quale prevedo giungeranno Macron e Le Pen, entrambi non frutto di primarie. Credo che vincera' il primo, ma se prevarra' la populista Marine Le Pen, sara' un disastro per l'Europa intera. Dopo la Brexit, la Ue perderebbe di significato", ha concluso il professor Meny. Al dibattito, intitolato 'Sweeping populisms: the case of the french presidential election', erano presenti Franco Pavoncello, presidente della Jcu, e Federigo Argentieri, direttore dell'Istituto Guarini.
(Red/ Dire)
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