(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 23 mar. - Uscire dall'irrilevanza anche con la memoria storica e con un omaggio a una sorella del Mediterraneo: Tunisi, attraverso un progetto di sostegno alla scuola media di Oued Ellil, alla periferia della citta'. La Comunita' di Sant'Egidio promuove e coordina l'iniziativa, che sara' realizzata in collaborazione con l'associazione Tunisia Africa Forward e il contributo dei Comitati di Amicizia 'Medi'', dal nome del meeting internazionale promosso in questi giorni da Sant'Egidio a Livorno. Quest'anno Medi', giunto alla quarta tappa, prende in esame i rapporti tra Oriente ed Occidente a 100 anni dallo storico accordo Sykes -Picot, il ruolo dell'istruzione e della scuola nella costruzione di una citta' per tutti, infine il tema dell'accoglienza dei profughi nel Mediterraneo. Il meeting e' realizzato in collaborazione con il Comune di Livorno, la Fondazione Livorno, la Fondazione Goldoni e il patrocinio della Regione Toscana.
Nei saluti iniziali del convegno, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha sottolineato come "le contaminazioni portano un elemento di positivita' quando si parla di porti.
Contaminiamoci con la forza di essere solidali gli uni con gli altri". Per Monica Barni, vice presidente della Regione Toscana, le citta' possono fare crescere la coscienza civile quando mettono solidarieta' e tutela dei diritti: "Emergenze ambientali e terrorismo si affrontano solo se si impara a cooperare". Per la diocesi di Livorno, il cui saluto e' stato portato da don Giuseppe Coperchini a nome del vescovo Simone Giusti, il titolo di Medi' 'Le citta' vogliono vivere' indica "la certezza che se ognuno di noi da' il meglio di se stesso, la realta' cambia.
Vivere vuol dire renderci conto che l'altro fa parte della nostra vita".
(www.agensir.it) (Red/ Dire)