Padre Mussie Zerai: Aiutare l'Africa a trattenere le risorse
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 23 mar. - "Chi ha realmente intenzione di aiutare l'Africa dovrebbe aiutarla a trattenere le sue risorse naturali e umane e trasformarle in sviluppo". Cosi' Padre Mussie Zerai, attivista eritreoaper i diritti di migranti e rifugiati e fondatore dell'Agenzia Habeisha per la Cooperazione allo Sviluppo, interviene durante una conferenza dedicata alle migrazioni dal Forum Crans Montana in corso a Dakhla, nel Sahara Occidentale. Ogni anno, ha ricordato Zerai, l'Africa viene depredata delle sue risorse naturali e umane per un valore di 190 miliardi di dollari. "Aiutateci a trattenere i nostri 190 miliardi" e' l'appello del religioso. Tra i presenti, anche il direttore dell'Istituto reale di Studi Strategici del Marocco, Mohammed Tawfik Mouline, che ha ricordato come il Marocco sia passato negli ultimi anni "da paese di transito a paese di destinazione". Il Marocco e' "fortemente impegnato sulla questione migratoria - questo il senso delle parole di Mouline - e dal 2013 ha adottato una nuova politica e regolarizzato piu' di 25mila clandestini, mentre nel dicembre dello scorso anno sono stati depositati 18.300 dossier per la regolarizzazione".
Delle misure, ha affermato Mouline, sono state prese anche per permettere ai bambini stranieri di integrare il sistema scolastico nazionale, ed esistono programmi che consentono ai migranti di beneficiare delle case popolari e di corsi di formazione professionale. Parole dure contro le politiche europee sono venute invece da parte di Yayi Bayam Diouf. Dopo la scomparsa del suo unico figlio durante un viaggio diretto in Europa, Diouf ha fondato l'associazione 'Collettif des femmes pour la lutte contre l'e'migration clandestine au Se'ne'gal': "Per noi popolazioni costiere, Frontex costituisce una polizia repressiva per limitare i nostri movimenti verso l'Europa - ha dichiarato Diouf - e' un'istituzione che di fatto rinforza le migrazioni clandestine".
(Red/ Dire)