Zille sottoposta anche a un'inchiesta dell'opposizione liberale
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 23 mar. - Sotto inchiesta nel suo partito per aver detto che il colonialismo non ha rappresentato solo un male: accade a Helen Zille, governatore della provincia di Western Cape, dirigente storica dell'opposizione liberale nel Sudafrica post-apartheid.
All'origine del caso un tweet pubblicato in settimana: "Chi sostiene che l'eredita' del colonialismo e' solo negativa - ha cinguettato Zille - pensi alla nostra magistratura indipendente, alle infrastrutture dei trasporti o agli acquedotti". Zille ha guidato per anni Democratic Alliance (Da), partito critico verso il passato dell'apartheid ma in grado di far breccia quasi soltanto tra la minoranza bianca. Un punto debole che nel 2015 ha spinto base e delegati a puntare su Mmusi Maimane, successore di Zille, primo nero al vertice. Il tweet sul colonialismo sta alimentando da giorni polemiche, accuse e riflessioni. Ad andare all'attacco e' anzitutto l'African National Congress (Anc), il partito che fu di Nelson Mandela, in difficolta' anche per il perdurare delle disuguaglianze e l'aggravarsi di tensioni economiche e sociali.
Prima della stagione dell'indipendenza, segnata comunque da decenni di apartheid, il Sudafrica e' stato sottoposto per tre secoli al dominio olandese e britannico.
(Red/ Dire)