(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 16 mar. - Le Filippine oggi sono un Paese "capace di fare business" e rappresentano "la scommessa economica piu' credibile di medio-lungo termine in una regione strategica, non solo da un punto di vista commerciale ma anche geopolitico". Ne e' convinto Nunzio Bevilacqua, giurista d'impresa ed esperto economico internazionale, contattato dalla DIRE mentre a Manila si susseguono gli incontri del Summit Asean 2017, quest'anno a Presidenza delle Filippine, in occasione del 50esimo anniversario dalla fondazione dell'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico.
Per Bevilacqua le Filippine sono state "per troppo tempo sottovalutate ed erroneamente considerate 'periferiche' rispetto ai grandi o piu' noti players dell'area, tra cui Malesia e Singapore". Quest'ultima nazione, dal suo punto di vista, sembra ormai priva delle sue peculiarita', non brilla piu' come una volta". Altri stati dell'area inoltre sono afflitti da instabilita' politica, "un 'repellente' agli investimenti". Le Filippine invece per il giurista d'impresa mostrano, all'alba dei primi 50 anni dell'Asean, "ragguardevoli livelli di crescita economica che fanno comunque presumere una stabilizzazione del trend per alcuni anni. Il Paese guarda lontano e lo fa con una straordinaria 'vision', a partire da importanti progetti infrastrutturali, il potenziamento del centro finanziario internazionale di Makati nella metropoli di Manila, con forme di sviluppo sostenibile e creazione di manodopera qualificata".
Questa fase, secondo Bevilacqua, "potrebbe rappresentare per lo 'Stato Aacipelago' - che ha ridotto negli ultimi mesi in modo drastico il fenomeno della corruzione nell'apparato pubblico - il momento per una sua candidatura a 'guida naturale' di un Gruppo come l'Asean, molto importante ma che necessita di un direzione 'unanime' verso l'esterno, dopo gli approcci neo-protezionistici americani". In questo quadro il fatto che Unione europea ed Asean siano pronte a riprendere i negoziati per il rilancio di un accordo di libero scambio, arenatosi anni fa, sul modello del Ceta adottato con il Canada, "potrebbe dare ancora maggiore centralita' alle Filippine nell'orientare il Gruppo verso un approccio commerciale aperto alle integrazioni internazionali", la conclusione dell'esperto.
(Red/ Dire)